1979

Sono i primi Anni Ottanta. In provincia di Bologna, due ragazzi come tanti si incontrano e scoprono di avere alcune forti passioni comuni: il judo, la moto, i viaggi. Quei due ragazzi siamo noi, Cristina e Roberto, e decidiamo di unire le nostre strade nella vita e nel lavoro. Sono gli Anni Ottanta, abbiamo detto, e il mondo è un posto diverso da oggi: non c’è internet – o meglio, quasi nessuno sa che esiste – ma c’è la Guerra Fredda che divide il mondo in due – o meglio, così abbiamo pensato. Anche il gelato è freddo ma mette d’accordo tutti e, soprattutto, mette d’accordo perfettamente le nostre idee di vita e del mondo: fare qualcosa di molto buono, per cui lavorare giorno e notte sì, ma solo sei mesi l’anno, così da consentirci di viaggiare più spesso negli altri sei.

1980

Così decidiamo: apriamo una gelateria! Anzi, una “baracchina”, come si dice dalle nostre parti: non ci sono mica in giro Cremerie, Sorbetterie, Botteghe… come oggi e nemmeno in città le Gelaterie sono così tante. Il mondo è un posto diverso da oggi, dobbiamo proprio ripeterlo, e il gelato sfuso non è ancora sulla bocca di tutti. Bene! Ci sarà più spazio per noi!

Innanzitutto, scegliamo di andare a vivere e a lavorare a Minerbio, paese della Bassa bolognese allora noto ai più per tre cose: la Centrale del metano, la Sagra Settembrina e le Zanzare. Poi, dobbiamo compiere la scelta più importante: la nostra strada nel mondo della produzione dei gelati. Quella più facile e immediata, con basi pronte e semilavorati? O quella più complessa e avvincente, quella degli artigiani come noi? Beh, se il gelato è una fede, così sia: produzione artigianale.

1986

Fra il 1986 e il 1987 ci prepariamo alla grande avventura e seguiamo i corsi di formazione del più importante produttore di macchine per gelato, studiando sui pochi testi allora disponibili, come “Scienza e Tecnologia del gelato artigianale” di Luca Caviezel, che per noi diventa una bibbia e che facciamo poi leggere anche ai nostri primi dipendenti! Non è tempo di Chef e di Maestri pasticceri in tv e sulle riviste: studio, sperimentazione, errori e tanta pazienza sono stati i nostri insegnanti più preziosi, insieme a intuizioni vincenti come quella di avere i pozzetti al posto delle vetrine espositive. Una scelta allora in controtendenza, che ci ha sempre garantito di conservare al meglio i nostri gusti.

Insieme allo studio, bisogna organizzare l’impresa fisicamente: Roberto tira su la baracchina con le sue mani e Cristina ne imposta tutta la gestione amministrativa… Lavorano per due, anzi per tre, perché nel frattempo arriva anche  Veronica  Un’avventura nell’avventura!

Oggi

Il 10 giugno 1988 apre a Minerbio Gelateria Gabbiano. Il nome ricorda il mare e le vacanze, infatti la baracchina (o “Baracca”, che in bolognese è anche uno slang con l’accezione di “baldoria”) diventa subito un punto di ritrovo e ristoro per le lunghe estati nella Bassa. La felicità dei nostri clienti (spesso diventati anche nostri amici) è stata il motivo per cui, dalla nostra prima apertura, non abbiamo mai smesso di chiederci se e come il nostro gelato potesse migliorare. La risposta l’abbiamo trovata nei sorrisi soddisfatti dei bambini di tutte le età che abbiamo servito. Per loro e per noi non abbiamo mai smesso di studiare: dalle dinamiche del freddo alle materie prime, dal bilanciamento corretto degli ingredienti migliori agli esperimenti di gusti anche arditi. Per raccontare con il nostro gelato che un mondo migliore è possibile. E, naturalmente, per raccontare anche noi.

Dal 1988 il vostro Gelato Artigianale quotidiano